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Economia

Crescono i pernottamenti nel settore turistico in Spagna

Le pernottazioni negli alloggi turistici in Spagna hanno registrato un aumento significativo nel corso del mese di novembre, con una crescita del 7,9% rispetto allo stesso mese del 2022. I dati statistici mostrano un incremento delle pernottazioni sia da residenti (+3,7%) che da non residenti (+9,8%). Il settore degli appartamenti turistici ha registrato un aumento dell’occupazione del 6,4%, con un forte incremento delle pernottazioni da parte dei viaggiatori non residenti. Anche i campeggi hanno visto un aumento del 13,2% delle pernottazioni, con una significativa presenza di turisti non residenti. Gli alloggi rurali hanno registrato un aumento del 4,9% delle pernottazioni, con una particolare crescita nelle presenze di viaggiatori non residenti. Anche gli alloggi di tipo alberghiero hanno evidenziato una tendenza al rialzo, con un aumento del 10,2% delle pernottazioni. I prezzi degli alloggi hanno registrato un incremento, con un aumento del 9,6% per gli appartamenti, del 2,8% per i campeggi e del 4,3% per gli alloggi rurali.

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brown mountain near body of water under blue sky during daytime

Le prenotazioni negli alloggi turistici extrahotelieri in Spagna hanno mostrato un trend positivo nel mese di novembre, con un aumento complessivo del 7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi dati positivi riflettono un costante interesse da parte dei turisti, sia residenti che non residenti, verso le diverse opzioni di alloggio disponibili in Spagna.

Gli appartamenti turistici hanno registrato un aumento del 6,4% delle pernottazioni, con una maggiore affluenza da parte dei viaggiatori non residenti. I dati mostrano inoltre che i campeggi hanno visto un significativo incremento delle pernottazioni, con una forte presenza di turisti provenienti dall’estero.

Anche gli alloggi di turismo rurale hanno evidenziato una crescita, soprattutto nelle presenze di viaggiatori non residenti. Inoltre, gli alloggi di tipo alberghiero hanno registrato un aumento del 10,2% delle pernottazioni, segnalando un trend positivo per il settore turistico in Spagna. I prezzi degli alloggi sono aumentati in generale, con rialzi del 9,6% per gli appartamenti, del 2,8% per i campeggi e del 4,3% per gli alloggi rurali.

Questi dati confermano l’interesse costante da parte dei turisti verso le diverse opzioni di alloggio offerte in Spagna, sia in termini di alloggi extrahotelieri che di strutture alberghiere.

Economia

La regolazione del mercato dell’affitto vacazionale nelle Canarie: problemi e soluzioni

Il governo delle Canarie sta affrontando la questione del mercato dell’affitto vacazionale cercando di trovare un equilibrio tra la domanda turistica e l’accesso all’alloggio. Le autorità prevedono di creare nuovi meccanismi per controllare la crescita delle case destinate all’affitto vacazionale nel 2024.

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Il presidente del Governo delle Canarie, Fernando Clavijo, ha dichiarato che si prevede di approvare una legge per regolare l’affitto vacazionale al fine di bilanciare questa modalità turistica con l’accesso all’alloggio.

L’obiettivo è quello di garantire che l’affitto vacazionale sia compatibile anche con gli affitti a prezzi ragionevoli. Questa iniziativa è motivata dal problema dell’accesso all’alloggio che persiste nell’arcipelago, e il governo sta lavorando su diverse soluzioni, tra cui la costruzione di alloggi pubblici attraverso Visocan e la modifica del regime economico e fiscale per consentire l’utilizzo del regime fiscale per la costruzione di alloggi in affitto.

Le autorità stanno anche collaborando con i soggetti privati per affrontare la questione. Inoltre, è previsto un investimento di 600 milioni di euro per uno specifica agenda per l’alloggio, con il supporto di 200 milioni di euro provenienti dai fondi dell’Unione Europea.

Le autorità canarie prevedono la messa in campo di nuovi meccanismi per controllare la crescita delle case destinate all’affitto vacazionale nel 2024, in risposta agli effetti negativi registrati in zone ad alta domanda come Fuerteventura o Lanzarote.

C’è un dibattito sul turismo residenziale nelle zone dove le famiglie locali faticano a trovare alloggi a prezzi accessibili. Tuttavia, la normativa è stata criticata e ha ricevuto 5.078 osservazioni. La normativa è stata elaborata considerando il problema di gentrificazione e turistificazione in molti centri abitati, così come la carenza di alloggi per i residenti, e mira a mantenere l’equilibrio degli interessi coinvolti.

La regolamentazione dell’affitto vacazionale è destinata a rimanere, ma ci sarà un periodo di transizione in cui gli alloggi dovranno adeguarsi e investire, ad esempio, per garantire la sostenibilità. Gli operatori del settore chiedono maggiori controlli per eliminare le pratiche irregolari e l’intrusismo. In conclusione, nonostante le diverse opinioni e i fatti contrastanti, le autorità stanno cercando di risolvere una questione complessa che coinvolge il turismo e l’alloggio nelle Canarie.

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Cronaca

Incendio forestale a Tenerife: impatto economico e ambientale

Un devastante incendio forestale durante l’estate scorsa ha causato danni economici per 177 milioni di euro, con una superficie di oltre 14.000 ettari interessata. Il turismo è stato colpito pesantemente con la cancellazione di migliaia di camere d’albergo e la perdita di migliaia di turisti.

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Durante l’estate scorsa, un grave incendio forestale ha colpito l’isola di Tenerife, nelle Canarie, causando un impatto devastante sull’ambiente e sull’economia dell’area. Secondo un rapporto pubblicato dal Governo delle Canarie, i danni economici ammontano a circa 177 milioni di euro. Il rogo ha interessato una superficie di oltre 14.000 ettari, con un totale di 12 municipi coinvolti. I danni maggiori si sono registrati nei municipi di La Orotava, Candelaria e Arafo. La superficie forestale interessata è stata di circa 5.100 ettari, con il 36% di essa completamente bruciata.

Il rapporto evidenzia che il 71,7% della superficie danneggiata era a destinazione rurale con protezione paesaggistica, il 25,5% con protezione naturale, l’1,8% con protezione di infrastrutture e attrezzature e l’1% con protezione agricola.

Le conseguenze sull’industria del turismo sono state rilevanti, con la cancellazione di circa 4.900 camere d’albergo e una perdita di circa 11.500 turisti. Si stima che la perdita economica conseguente al calo di arrivi turistici si attesti intorno ai 12,3 milioni di euro. Inoltre, si registra che circa il 2,2% dei turisti abitualmente attesi non ha visitato l’isola a causa dell’incendio.

Il settore agricolo è stato colpito a sua volta con danni per circa 14,1 milioni di euro, mentre i costi della restaurazione ambientale sono stimati intorno ai 39,7 milioni di euro. La riparazione delle infrastrutture pubbliche richiederà invece un investimento di 26,5 milioni di euro. Completano il quadro dei danni i costi stimati per le operazioni di estinzione, le perdite nell’industria ittica e l’impatto sull’ecosistema, con conseguenze impreviste e di difficile riparazione.

Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, ha annunciato il piano di presentare il rapporto al Governo centrale per richiedere l’inclusione dell’isola nella dichiarazione di zona catastrofica. Ciò consentirebbe di accedere a finanziamenti statali che si aggiungerebbero a quelli già stanziati dal governo canario e dal Cabildo, per accelerare la rigenerazione delle zone colpite. Clavijo ha inoltre sottolineato l’importanza di un’azione coordinata per prevenire e affrontare incendi di tale portata, suggerendo la necessità di estendere la campagna antincendio all’intero anno, data l’aumento delle temperature causato dal cambiamento climatico.

Le autorità stanno adottando diverse misure per affrontare la situazione, tra cui l’assegnazione di fondi per programmi di impiego a sostegno delle comunità colpite e la promozione di iniziative per favorire la ripresa economica dei territori danneggiati dall’incendio. Inoltre, il dipartimento di Transizione Ecologica ed Energia sta lavorando a un nuovo piano forestale per le Canarie, al fine di elaborare strategie mirate alla conservazione e tutela dell’ambiente.

In definitiva, l’incendio ha avuto conseguenze disastrose sull’ambiente, sull’economia e sul tessuto sociale dell’isola di Tenerife. Gli sforzi per la riparazione dei danni e per la prevenzione di eventi simili in futuro richiederanno tempo, risorse e un impegno costante da parte delle istituzioni e della comunità locale.

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Economia

La protesta di Tenerife: il turismo di massa minaccia l’isola e scoppia la polemica sulla “eco-tassa”

La popolazione di Tenerife è in rivolta contro il turismo di massa, chiedendo il controllo del numero di visitatori e l’introduzione di una “eco-tassa”. La situazione è spinosa e divide le opinioni.

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La popolazione di Tenerife è in subbuglio a causa del turismo di massa che minaccia l’ambiente e il loro stile di vita. Questa soleggiata isola delle Canarie, amata dai turisti di tutta Europa, è al centro di una vivace polemica.

C’è chi chiede a gran voce l’introduzione di una “eco-tassa” per compensare i danni ambientali causati dall’afflusso inarrestabile di visitatori, mentre altri si oppongono, temendo possibili ripercussioni economiche.

La questione è stata portata all’attenzione della COP28 di Dubai, dove il Ministero del Turismo e dell’Occupazione delle Isole Canarie ha delineato un piano per ridurre le emissioni di carbonio, ma la polemica è destinata a durare a lungo.

La situazione è spinosa e divide le opinioni. Secondo la popolazione locale, gli impatti negativi del turismo sull’ambiente e sullo stile di vita degli abitanti sono insostenibili. Si parla di inquinamento, sovraffollamento e distruzione degli habitat naturali come principali problemi causati dal turismo di massa.

C’è chi teme la perdita degli spazi naturali e la deturpazione dell’ambiente a causa della crescita dell’urbanizzazione. La proposta di introdurre una “eco-tassa” per compensare i danni ambientali è stata avanzata, ma non mancano le voci contrarie che temono ripercussioni sul settore turistico dell’isola.

Nel frattempo, c’è anche chi chiede un controllo del numero di visitatori, invocando una pausa temporanea per permettere all’isola di ritrovare il suo equilibrio. La polemica è destinata a durare a lungo.

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