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Politica

Il viaggio controverso di TheGrefg al Teide: opinioni discordanti e ripercussioni

Il Cabildo di Tenerife ha respinto le accuse di irregolarità, ma il PSOE esige spiegazioni

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Teide blue cable car

Il Cabildo di Tenerife ha respinto le accuse di irregolarità sollevate dal PSOE riguardo al video di TheGrefg salendo al Teide, sostenendo che il video ‘di consumo leggero’ non prova alcuna irregolarità. Tuttavia, il PSOE ha annunciato la richiesta di un pleno straordinario per ottenere delle spiegazioni.

Secondo il video, il direttore insulare del Mezzo Naturale, Pedro Millán, ha utilizzato la funivia, chiusa al pubblico quel giorno per motivi meteorologici, e ha consegnato personalmente al famoso youtuber l’autorizzazione necessaria per salire in vetta, fornendogli anche un giubbotto, poiché TheGrefg non era adeguatamente preparato per l’escursione.

In risposta alle accuse, il Cabildo ha sostenuto che l’escursione in vetta era autorizzata e nota alla Direzione del Parco Nazionale del Teide, e che c’era un agente dell’Ambiente presente con Pedro Millán in ogni momento.

Il Cabildo ha inoltre difeso l’uso della funivia, dichiarando che i lavori di manutenzione erano in corso e che l’impianto non operava al di fuori dei limiti. Tuttavia, ha ammesso che la decisione di non aprire al pubblico quel giorno si è basata su possibili cambiamenti nelle condizioni del vento, sebbene tali condizioni fossero nell’intervallo consentito per muovere la cabina in sicurezza.

Allo stesso tempo, il PSOE ha sottolineato la necessità di proteggere il Teide e l’immagine pubblica del Cabildo di Tenerife, esigendo spiegazioni sulla situazione. Il presidente del gruppo Socialista, Pedro Martín, ha espresso l’amarezza per l’assenza di risposte ufficiali da parte della presidente della corporazione e ha sottolineato la mancanza di misure prese in questa situazione. Il PSOE ha anche sottolineato il presunto uso arbitrario del permesso per accedere al sentiero 10 e ha evidenziato la mancanza di spiegazioni da parte dei funzionari coinvolti.

Il PSOE ha annunciato l’intenzione di richiedere un pleno straordinario nel Cabildo insulare per ottenere spiegazioni dalla presidente della corporazione, Rosa Dávila, in merito alle irregolarità e sostiene che la situazione rimane ‘inaspettata’ e giustifica le loro preoccupazioni riguardo al rispetto delle regole e delle normative. Tuttavia, nonostante le richieste del PSOE, il Cabildo ha ribadito che né i funzionari né il direttore insulare di Medio Natural, Pedro Millán, hanno commesso irregolarità, come evidenziato dai rapporti del’area di Medio Natural, Sostenibilità, Sicurezza ed Emergenze.

In conclusione, l’escursione controversa di TheGrefg al Teide sta scatenando un’accesa discussione tra le parti coinvolte, con il PSOE che sostiene la necessità di indagare ulteriormente su questa situazione e il Cabildo che respinge le accuse di irregolarità. Tuttavia, resta il fatto che la situazione merita un’approfondita valutazione per garantire il rispetto delle normative e la tutela dell’ecosistema insulare.

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Politica

L’obbligo della mascherina nei centri sanitari delle Canarie e le varie posizioni sul Covid

L’obbligo della mascherina nei centri sanitari di Canarias diventa realtà a causa dell’alto numero di casi di Covid-19. Le diverse posizioni sul covid sono evidenti da tutte le notizie raccolte.

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L’obbligo dell’uso della mascherina nei centri sanitari del Governo di Canarias è diventato una realtà a causa dell’alto numero di casi di Covid-19 nel paese. Mentre le isole Canarie applicano queste misure, anche altre comunità autonomose stanno prendendo decisioni simili.

Alcune, come Valencia, stanno imponendo l’uso della mascherina non solo nei centri sanitari, ma anche in luoghi pubblici ad alto rischio. D’altra parte, Madrid e Baleares sembrano non essere disposte a reintrodurre l’obbligo della mascherina in nessun luogo.

La varietà di posizioni rispecchia il dibattito in corso sulla gestione della pandemia e sull’efficacia di alcune strategie preventive. La scelta di applicare o meno l’obbligo della mascherina sembra essere influenzata dal numero di casi e dalla pressione sui servizi sanitari.

Questa situazione crea ulteriori tensioni e polemiche all’interno delle diverse comunità, costrette a confrontarsi con l’attuale situazione epidemiologica. Tutte queste decisioni sono prese in base alle informazioni disponibili, ma è evidente che esistono posizioni contrastanti e strategie diverse nella gestione dell’emergenza sanitaria.

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Cronaca

Incendio forestale a Tenerife: impatto economico e ambientale

Un devastante incendio forestale durante l’estate scorsa ha causato danni economici per 177 milioni di euro, con una superficie di oltre 14.000 ettari interessata. Il turismo è stato colpito pesantemente con la cancellazione di migliaia di camere d’albergo e la perdita di migliaia di turisti.

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Durante l’estate scorsa, un grave incendio forestale ha colpito l’isola di Tenerife, nelle Canarie, causando un impatto devastante sull’ambiente e sull’economia dell’area. Secondo un rapporto pubblicato dal Governo delle Canarie, i danni economici ammontano a circa 177 milioni di euro. Il rogo ha interessato una superficie di oltre 14.000 ettari, con un totale di 12 municipi coinvolti. I danni maggiori si sono registrati nei municipi di La Orotava, Candelaria e Arafo. La superficie forestale interessata è stata di circa 5.100 ettari, con il 36% di essa completamente bruciata.

Il rapporto evidenzia che il 71,7% della superficie danneggiata era a destinazione rurale con protezione paesaggistica, il 25,5% con protezione naturale, l’1,8% con protezione di infrastrutture e attrezzature e l’1% con protezione agricola.

Le conseguenze sull’industria del turismo sono state rilevanti, con la cancellazione di circa 4.900 camere d’albergo e una perdita di circa 11.500 turisti. Si stima che la perdita economica conseguente al calo di arrivi turistici si attesti intorno ai 12,3 milioni di euro. Inoltre, si registra che circa il 2,2% dei turisti abitualmente attesi non ha visitato l’isola a causa dell’incendio.

Il settore agricolo è stato colpito a sua volta con danni per circa 14,1 milioni di euro, mentre i costi della restaurazione ambientale sono stimati intorno ai 39,7 milioni di euro. La riparazione delle infrastrutture pubbliche richiederà invece un investimento di 26,5 milioni di euro. Completano il quadro dei danni i costi stimati per le operazioni di estinzione, le perdite nell’industria ittica e l’impatto sull’ecosistema, con conseguenze impreviste e di difficile riparazione.

Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, ha annunciato il piano di presentare il rapporto al Governo centrale per richiedere l’inclusione dell’isola nella dichiarazione di zona catastrofica. Ciò consentirebbe di accedere a finanziamenti statali che si aggiungerebbero a quelli già stanziati dal governo canario e dal Cabildo, per accelerare la rigenerazione delle zone colpite. Clavijo ha inoltre sottolineato l’importanza di un’azione coordinata per prevenire e affrontare incendi di tale portata, suggerendo la necessità di estendere la campagna antincendio all’intero anno, data l’aumento delle temperature causato dal cambiamento climatico.

Le autorità stanno adottando diverse misure per affrontare la situazione, tra cui l’assegnazione di fondi per programmi di impiego a sostegno delle comunità colpite e la promozione di iniziative per favorire la ripresa economica dei territori danneggiati dall’incendio. Inoltre, il dipartimento di Transizione Ecologica ed Energia sta lavorando a un nuovo piano forestale per le Canarie, al fine di elaborare strategie mirate alla conservazione e tutela dell’ambiente.

In definitiva, l’incendio ha avuto conseguenze disastrose sull’ambiente, sull’economia e sul tessuto sociale dell’isola di Tenerife. Gli sforzi per la riparazione dei danni e per la prevenzione di eventi simili in futuro richiederanno tempo, risorse e un impegno costante da parte delle istituzioni e della comunità locale.

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Politica

Il fututo della mobilità a Tenerife: carriles per guaguas, più treni e la “malinconia” dei treni

Carriles per guaguas e altri veicoli ad alta occupazione, ampliamento delle linee del tram e nuove strade. Il piano per la mobilità sostenibile di Tenerife offre numerose alternative per affrontare problemi di congestione e inquinamento. In arrivo sei linee ferroviarie diverse, sei progetti di tram, un funicolare, tre carriles bus vao, aree di trasporto a richiesta e parcheggi disuari tra i progetti da spingere nell’isola.

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Il Plan Insular de Movilidad Sostenible de Tenerife (PIMSIT) è un piano ambizioso che offre ben 17 alternative per affrontare i problemi di congestione e inquinamento legati al traffico sull’isola.

Il documento, attualmente in fase di consultazione, presenta varie opzioni che vanno dall’implementazione di nuove infrastrutture alla valorizzazione dei mezzi di trasporto pubblico già esistenti.

La proposta più apprezzata è quella che punta a creare tre carriles Bus-VAO, parcheggi disuasori, ampliamenti della rete tranviaria e a dare maggiore importanza alle linee di treni. In particolare, l’isola di Tenerife si è ritrovata in ritardo nella promozione di politiche a favore del trasporto pubblico e non motorizzato, un aspetto che sarà necessario affrontare per ridurre l’impatto ambientale e il traffico.

Il piano pone l’accento sull’importanza di promuovere il telelavoro e l’utilizzo di veicoli privati attraverso politiche fiscali mirate, oltre a prevedere una serie di infrastructure viarie e di mezzi di trasporto pubblico.

Le sei linee ferroviarie presentate, assieme ai sei progetti di tram, al funicolare, ai tre carriles bus vao, alle aree di trasporto a richiesta e ai parcheggi disuari mostrano la predisposizione di Tenerife a dare una soluzione concreta ai problemi di congestione e inquinamento del traffico.

Il tren del Sur è una delle iniziative più promettenti, mentre il tren del Norte è considerato una priorità minore. Sono stati avanzati anche altri progetti per la mobilità dell’isola, come il funicolare di Garachico.

L’applicazione delle politiche del piano richiederà un’ampia collaborazione tra diverse entità e un’attenzione particolare alle infrastrutture, alle politiche di mobilità e all’impatto sul territorio. Inoltre, il piano sottolinea la necessità di accompagnare queste proposte con politiche di mobilità, fomento del telelavoro e misure fiscali.

Il posizionamento di Tenerife sulla scena internazionale e le sue richieste di transizione verso un territorio a basse emissioni di carbonio entro il 2040 incentivano la promozione e l’attuazione di politiche di mobilità sostenibile.

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